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REGOLAZIONE DEL MERCATO

Consumatori: diritto di recesso, come richiederlo

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Con l’avvento di internet le transazioni commerciali sono diventate sempre più virtuali; a tal proposito è bene spiegare come viene esercitato il diritto di recesso.

Il diritto di recesso è la possibilità data al consumatore (parte debole a livello contrattuale)  di decidere in modo unilaterale di rompere il contratto con il venditore ottenendo la restituzione del prezzo o la revoca dell’ordine effettuato.

Tale diritto ha delle limitazioni, il consumatore può esercitarlo solo in caso di vendita di beni e servizi a distanza o fuori dai locali commerciali. Qualora la transazione sia conclusa in negozio il diritto di recesso non è consentito, salvo che il venditore lo ammetta.

Il consumatore non è tenuto a fornire spiegazioni circa i motivi della rottura del patto contrattuale, tuttavia, nel caso in cui la transazione fosse effettuata con partita IVA, il consumatore verrebbe considerato cliente professionista e non consumatore finale, quindi non assoggettato alla disciplina favorevole del diritto di recesso.

Il consumatore può recedere dando una comunicazione scritta al venditore con raccomandata con avviso di ricevimento, questa dovrà pervenire entro dieci giorni lavorativi dalla data di stipula del contratto o di consegna del prodotto.

Il consumatore avrà quindi diritto alla restituzione della cifra pagata al professionista ( al netto delle spese di consegna e di rispedizione che gravano sempre sulla parte debole) soltanto quando il venditore avrà verificato l’integrità della merce.

Il venditore sarà tenuto al rimborso entro trenta giorni dalla comunicazione di recesso.

Fonte: www.termometropolitico.it

Data di pubblicazione 24/09/2018 10:54
Data di aggiornamento 24/09/2018 11:18