La Camera di Commercio di Cuneo vanta una significativa e consolidata tradizione in materia di protocolli d’intesa tra categorie professionali e consumatori grazie anche a un’attiva e sinergica collaborazione con le locali associazioni di categoria e dei consumatori. In oltre dieci anni di attività, l’ente ha realizzato 14 protocolli d’intesa e annessi contratti-tipo, assicurando visibilità alle imprese che volontariamente vi aderiscono attraverso la concessione in uso gratuito dei marchi collettivi a tal fine registrati (“Q Cuneo contratti tipo” e “Q Cuneo”).
L’ultimo contratto siglato è quello relativo alle scuole guida, inserito nel progetto nazionale realizzato in collaborazione con Unioncamere e Ministero dello Sviluppo Economico. La scelta è stata determinata dalla consapevolezza di affrontare un settore poco regolamentato, con l’obiettivo di contribuire a definire “a monte” in maniera chiara e trasparente i rapporti. Questi sono di varia natura, possono coinvolgere minorenni (si pensi al patentino) o possono riproporsi a distanza di anni, ad esempio per la necessità di recuperare i punti della patente. La situazione giuridica delle parti è tale da meritare valutazioni che riequilibrino i rapporti negoziali, che presentano aspetti di rilievo anche pubblicistico e sono oggetto di una dettagliata disciplina speciale.
Le relazioni tra gli operatori e gli utenti, volte al conseguimento delle patenti di guida, si snodano secondo articolati processi che comprendono lezioni, esercitazioni ed esami, relativamente ai quali emerge e spicca il ruolo di supervisione e controllo che la legge affida alle autoscuole e ai suoi insegnanti e istruttori. La scuola guida ha il potere/dovere di valutare le capacità del cliente-consumatore «al fine di assumere una serie di decisioni che influiscono sostanzialmente sull’oggetto delle reciproche prestazioni» (cfr. parere). In particolare, è la scuola guida a stabilire il numero e le ore delle esercitazioni di guida, ad ammettere o no il candidato al sostenimento della prova d’esame di teoria e, ancora, ad ammettere o no il candidato al sostenimento della prova d’esame di guida. Queste considerazioni suggeriscono l’opportunità che i moduli predisposti dalle autoscuole siano confezionati in modo da osservare la massima trasparenza nell’indicazione di tutti i costi del servizio (compresi gli oneri relativi al rilascio dei necessari documenti) e che, per evitare eventuali ricadute negative sulla medesima validità del contratto, salvo ipotesi particolari, prevedano che all’atto della conclusione del contratto venga indicato almeno il numero minimo delle ore delle esercitazioni di guida.
Per redigere il contratto-tipo, secondo un criterio metodologico ampiamente sperimentato, si è partiti dall’esame della modulistica effettivamente utilizzata, cogliendo la necessità di una migliore definizione dei rapporti tra le parti, soprattutto con riferimento alle “aspettative minime di prestazione”.
Si è voluto realizzare un modello che tenesse conto degli impegni che la gran parte delle autoscuole comunque assume verso i propri allievi e mettesse in evidenza la complessità del servizio svolto. Si è inoltre considerato che il rapporto in questione risulta scandito e articolato in diverse fasi: non tutte le prestazioni dell’autoscuola sono esattamente determinabili nel momento in cui il cliente decide di iscriversi, dipendendo queste piuttosto da elementi ancora ignoti e/o di successiva determinazione (quali la capacità di apprendimento del cliente, l’ammissione alle prove d’esame ecc.).
I rapporti fra scuola guida e cliente-consumatore sono stati regolati con i modelli “Condizioni generali di contratto” e “Contratto di iscrizione”, che traducono in clausole contrattuali le migliori pratiche commerciali e che si pongono come condizioni per lo sviluppo e la definizione di quegli ulteriori rapporti contrattuali tra le parti inizialmente non determinabili.
Sotto l’egida dell’Ufficio Regolazione del mercato della Camera di Commercio di Cuneo, sono stati coinvolti nella redazione del contratto-tipo e del parere: la Prof.ssa Lucia Delogu, consulente legale; le locali associazioni di categoria: CNA, Confartigianato Cuneo, Confcommercio e Confedertai; le locali associazioni dei consumatori: Adiconsum, Comitato Difesa Consumatori, Federconsumatori e Movimento Consumatori.