La realtà dei rapporti commerciali spesso determina la nascita di conflitti, grandi e piccoli, tra i soggetti coinvolti. In questo ambito si colloca il compito istituzionale delle Camere di Commercio volto a favorire il regolare ed equilibrato svolgimento dell’attività produttiva e delle relazioni commerciali, a vantaggio di tutti gli attori del mercato, imprese e consumatori. Tale attività si estrinseca sia con strumenti preventivi, volti alla diffusione di informazioni corrette e chiare su diritti e doveri dei consumatori e degli operatori del mercato, sia con strumenti successivi, volti alla soluzione del contenzioso. Rientrano nel primo ambito iniziative quali lo sportello di prima informazione per consumatori e imprese, che mette a disposizione dell’utenza la principale normativa a tutela del consumatore (dalla disciplina del diritto di recesso alle norme del settore turismo, dalle leggi sulla vita in condominio a quelle sulla compravendita di beni di consumo), la collana “Guide ai diritti” che fornisce ai cittadini e alle aziende un facile strumento di consultazione e di indirizzo sull’applicazione delle complesse norme a tutela del mercato e del consumatore, mirando, da un lato, a diffondere un consumo consapevole e, dall’altro, a fornire alle imprese gli estremi di norme e adempimenti che devono o possono ottemperare per assicurare l’immissione sul mercato di prodotti e servizi sicuri e competitivi, in modo trasparente e concorrenziale.
Oltre alle iniziative sopradescritte la Camera di Commercio di Torino ha istituito la Commissione di regolazione del mercato, composta dalla dott.ssa Claudia Savio, Dirigente dell’Area Tutela del Mercato e della Fede Pubblica, dalla dott.ssa Maria Elena De Bonis, Responsabile del Settore Conciliazione e Regolazione del Mercato, dalla dott.ssa Arianna Bortolotti del Settore Conciliazione e Regolazione del Mercato e da professori universitari in materie giuridiche – prof. Raffaele Caterina, prof. Sergio Chiarloni e prof. ssa Lucia Delogu. La Commissione, oltre a redigere pareri circa la presenza di clausole vessatorie nelle Condizioni generali di contratto diffuse a livello locale e a curare la supervisione scientifica della collana editoriale “Guide ai diritti”, partecipa ai Tavoli di lavoro finalizzati alla redazione di contratti-tipo in contraddittorio con le associazioni di categoria e di consumatori di volta in volta interessate.
In questo quadro si collocano il contratto e il parere sulle clausole inique nel settore Estetica e benessere, frutto di un Tavolo di lavoro, voluto e sostenuto dalla Camera di Commercio di Torino, a cui hanno partecipato sia le locali associazioni di categoria degli artigiani (CNA e Confartigianato) e degli esercenti (Ascom), sia le rappresentanze dei consumatori riconosciute a livello regionale. Proprio grazie al confronto tra i rappresentanti dei diversi interessi economici coinvolti e allo studio dei contratti diffusi sul territorio piemontese e nazionale, è stato possibile redigere un documento aderente alle esigenze del mercato e in grado di prevenire il contenzioso.
Nel corso dei diversi incontri tenutisi presso la Camera di Commercio torinese, a cui hanno partecipato le diverse categorie interessate, è emerso che le esigenze delle imprese operanti in questo settore sono assai diverse a seconda delle dimensioni, ma soprattutto a seconda della principale attività svolta: estetica, parrucchiere, SPA, palestra. Per rispondere a queste molteplici esigenze la Commissione di regolazione del mercato, coordinata dalla prof.ssa Delogu, ha valutato l’opportunità di approntare due distinte tipologie di contratti: una sorta di carta dei servizi per i piccoli centri estetici o i parrucchieri, dove prevale un rapporto verbale e fiduciario, e Condizioni generali di contratto, accompagnate da un modulo, per le strutture più grandi e polivalenti. Entrambi i documenti, accolti con entusiasmo dalle categorie interessate, sono confluiti nella pubblicazione Estetica e benessere? Vai sul sicuro.