I CONTRATTI TIPO SUI SERVIZI DI TRASLOCO DI ARREDI ED EFFETTI PERSONALI IN AMBITO NAZIONALE E INTERNAZIONALE
Quando una persona o un nucleo familiare deve cambiare abitazione le incombenze da affrontare possono essere di vario tipo. In primo luogo si è reduci da un periodo che potrebbe essere stato poco facile a causa di aspetti eventuali ma comunque relativamente frequenti: la ricerca della nuova casa, l’impegno finanziario conseguente all’acquisto, l’accensione di un mutuo più o meno oneroso, i lavori di ristrutturazione della nuova abitazione e le spese sostenute per l’arredo della medesima. Può capitare, dunque, di arrivare al momento del trasloco in una situazione di stress, accentuata da quel che significa la casa per ciascuno di noi, come dimostrerebbe anche una ricerca pubblicata nel 2007 su un’autorevole rivista scientifica negli Stati Uniti (“Scientific American”, edizione italiana “Le Scienze”). E’ proprio in quel momento che è importante, nel caso in cui ci si rivolga ad un’impresa specializzata, usufruire di un servizio efficiente, capace di tutelare il consumatore nei suoi diritti e, nel contempo, di garantire alla controparte la possibilità di programmare il lavoro e la propria attività.
Il trasloco, dal canto suo, mostra caratteristiche peculiari rispetto al trasporto degli oggetti ovvero alla loro spedizione da un posto ad un altro. Il traslocatore, infatti, deve curare personalmente la fase di carico dei beni facendola precedere da una stima puntuale del materiale sul quale intervenire. Inoltre, occorre studiare bene sia il luogo di carico sia quello di scarico delle merci, anche alla luce del loro eventuale rimontaggio nonché di possibili ostacoli alla circolazione ovvero alla sosta dei mezzi di trasporto. La programmazione, quindi, è fondamentale per il buon funzionamento del servizio e deve essere resa compatibile con le forme di tutela garantite dalla legge al consumatore. Nelle grandi città, come è facilmente immaginabile, queste esigenze sono ancora più marcate, anche alla luce dell’elevata densità abitativa e degli spazi stradali e logistici che non sempre facilitano le operazioni di trasloco.
È per tali motivi che la Camera di Commercio di Roma, su richiesta delle competenti associazioni di categoria, ha deciso di intervenire su questo mercato predisponendo uno schema contrattuale standard.
Il testo è stato approntato tenendo conto delle esigenze di entrambe le controparti, coinvolgendole nei lavori e sensibilizzandole al raggiungimento di un punto di equilibrio capace di aiutare il buon funzionamento di questo settore.
Il contratto tipo riguarda i rapporti tra consumatori e imprese, con riferimento ai traslochi, rispettivamente, in ambito locale (nazionale) e internazionale. Conseguentemente, vengono affrontate le tematiche che si presentano in questo tipo di servizi, con particolare attenzione nel contratto di trasloco internazionale a tutto quanto può avvenire nel momento in cui i beni traslocati valicano il confine dello Stato italiano per essere destinati a qualsiasi altro Paese del mondo.
Alle condizioni generali di contratto si affianca uno schema di preventivo, da predisporre gratuitamente a cura dell’impresa, il quale cerca di affiancare la completezza delle informazioni alla chiarezza dei contenuti del servizio.Hanno partecipato ai lavori nazionali di predisposizione del contratto-tipo per la Camera di Commercio di Roma: l’Avv. Patrizia Luberti (Vice Segretario Generale e Dirigente Area VIII, Disciplina del mercato della Camera di Commercio di Roma), il Dott. Giampiero Canali (responsabile della PO Contrattualistica e concorrenza, C.C.I.A.A. di Roma) e il Dr. Sandro Gobbi (Presidente di AITI - Associazione Italiana Traslocatori). Hanno altresì fornito, in sede locale nell’attività preparatoria di predisposizione del contratto-tipo, un prezioso e qualificato contributo: l’Avv. Antonella Nanna (Federconsumatori), l’Avv. Ersilia Urbano (Primo consumo), la Dr.ssa Simonetta Cioffarelli (referente per i contratti-tipo C.C.I.A.A. di Roma) e, quali esperti della C.C.I.A.A. di Roma: il Prof. Avv. Giuseppe Conte (Professore Ordinario di Istituzioni di Diritto Privato presso le Università di Firenze e LUISS di Roma) e l’Avv. Vito Parenti del Foro di Roma.