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REGOLAZIONE DEL MERCATO

Tra case e concessionari poche cause e molti attriti. Forme alternative di conciliazione

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Le controversie tra case automobilistiche e concessionari sono rare e poco trasparenti, tuttavia, poiché non mancano i contrasti tra le parti, occorre pensare ad alternative efficaci rispetto a quelle giudiziali.

Per contrastare l’inefficienza potrebbe essere utile introdurre forme alternative di conciliazione.

Di concerto con una delle Camere arbitrali si potrebbe costituire una sezione specializzata nella mediazione, prima, e composizione, poi, delle controversie tra case e concessionari.

Composta da mediatori/arbitri nominati dalle case e dalle associazioni dei dealers, potrebbe diventare il luogo di elezione per dare sfogo alternativo ad una contrapposizione che, se gestita come oggi, porta problemi ad entrambe le categorie.

Il modello potrebbe essere quello dell’ufficio dell’arbitro bancario costituito tra Abi e associazioni dei consumatori sotto l’egida di Bankitalia.

I vantaggi sarebbero immediati ed evidenti, tra questi;

La partecipazione di case e concessionari alla selezione di un pool di esperti del settore , nel quadro di un assetto procedurale consolidato della Camera arbitrale, riconosciuto come super partes, sarebbe garanzia di equilibrio e tutela di entrambe le parti;

la creazione di un organismo ad hoc consentirebbe il formarsi di una giurisprudenza specializzata a tutto vantaggio della giustezza delle decisioni;

i tempi di risoluzione delle controversie sarebbero sicuramente inferiori a quelli attesi per il giudizio davanti ai Tribunali;

è statisticamente dimostrato che la mediazione, se gestita dallo stesso organismo  eventualmente chiamato in sede arbitrale, dà tassi di chiusura liti molto alti; a tutto profitto dell’efficienza del settore.

Fonte: www.ilsole24ore.com

Data di pubblicazione 07/06/2017 12:17
Data di aggiornamento 09/06/2017 16:56